Milli mála - 26.04.2009, Síða 297
3. Come insegnare al meglio contemporaneamente
il LgSP della storia e l’italiano LS?
Come insegnare al meglio il LgSP della storia? Come realizzare al
meglio l’insegnamento in un contesto dove la priorità sia data
all’insegnamento dell’italiano LS?
Negli ultimi anni a livello europeo molte organizzazioni hanno
promosso il metodo CLIL (Content and Language Integrated Learning,
ovvero “apprendimento integrato di lingua e contenuti”9). Tra i
prin cipali promotori di questo motodo troviamo importanti orga-
nizzazioni soprannazionali che si occupano di diritti umani, cultu -
rali e linguistici quali l’Unione Europea (vedi, per esempio, il Libro
bianco su istruzione e formazione. Insegnare e apprendere. Verso la società
conoscitiva del novembre 199510) e il Consiglio d’Europa (si vedano
MAURIZIO TANI
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tipo di organizzazione “linguistico-centrica” della cultura è, per esempio, il modo con cui la
cosiddetta “cultura slava” viene percepita ancora oggi da molti italiani. Troppo spesso, infatti,
si tende a percepire la “cultura slava” come contrapposta a quella “italiana” più di quanto lo sia
realmente (dimenticando l’intensa interazione e l’influsso reciproco che da sempre si registra tra
italiani e slavi in area adriatico-alpina). Spesso per fare “intercultura” ed educazione alla “mul-
ticulturalità” basterebbe decostruire certe contrapposizioni create artificialmente dall’organiz-
zazione culturale vigente in tante nazioni del mondo.
9 Conosciuto anche come Content Based Instruction (CBI), il metodo CLIL – grazie all’autonomia
didattica concessa alle scuole pubblica con il DPR 275 dell’8 marzo 1999 – è ormai una realtà
anche nelle scuole pubbliche d’Italia (vedi Paolo Balboni, Le sfide di Babele. Insegnare le lingue
nelle società complesse, Torino: Utet, 2006, p. 198, in cui si riferisce di 121 realtà scolastiche pre-
senti sul territorio della Repubblica Italiana che fanno uso del metodo CLIL). Molto interes-
sante, per esempio, l’esperienza di didattica della matematica in lingua inglese con moduli
CLIL svolta nel Liceo “Copernico” di Udine (il Friuli sembrerebbe essere la regione della
Repubblica Italiana pù impegnata nella promozione del CLIL). Altre esperienze si trovano, per
esempio, in Emilia-Romagna, Toscana e Lombardia (all’Istituto Tecnico per il Turismo “Genti
leschi” di Milano – che nell’a.s. 2001/02 ha organizzato anche un corso di formazione a distanza
– e all’Istituto Superiore “Ettore Majorana” di Seriate, in provincia di Bergamo). Il CLIL a li -
vello di scuola media è assai diffuso nel Nord e Centro Europa (Scandinavia, Germania,
Ungheria, ecc.).
10 Testo disponibile in francese (Livre blanc sur l’éducation et la formation. Enseigner et apprendre. Vers
la société cognitive, in <http://europa.eu/documents/comm/white_papers/pdf/com95_590_
fr.pdf> [23.07.2009]), inglese (White Paper on Education and Training. Teaching and Learning.
Towards the Learning Society, in <http://europa.eu/documents/comm/white_papers/ pdf/com95_
590_en.pdf> [23.07.2009]) e tedesco (Weißbuch zur allgemeinen und beruflichen Bildung. Lehren
und Lernen. Auf dem Weg zur kognitiven Gesellschaft, in <http://europa.eu/documents/comm/
white_papers/ pdf/com95_590_de.pdf> [23.07.2009]).
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