Milli mála - 26.04.2009, Síða 299
parte del programma di studi italiani offerto dall’Università
d’Islanda.
Quando si vanno a scegliere i materiali didattici occorre sempre
cercare di rispettare alcuni principi guida quali “il privilegiare con-
tenuti che offrano la possibilità di illustrare più punti di vista”,
oppure “presentare tematiche generali”.15
Tenendo conto delle difficoltà intrinseche dei testi di LgSP
storico e delle difficoltà estrinseche (“ai tempi e ai ritmi di
apprendimento che variano da allievo ad allievo”16), in molti casi
si dovrà valutare se adottare testi autentici (cosa sempre auspica-
bile) o se invece non ci saranno altre alternative alla scrittura con-
trollata, ovvero alla realizzazione ad hoc di testi aventi caratteri -
stiche facilitanti la comprensione17 (lessico il più possibile appar -
t enente al vocabolario di base, frasi brevi, frasi di forma attiva e di -
retta, frasi in cui viene rispettato l’ordine soggetto-verbo-comple -
mento).18
Sappiamo tutti quanto sia difficile rinunciare al testo autentico,
vero e proprio scrigno di tratti socio-culturali e di elementi lin-
guistici in contesto d’uso, ma in certi contesti – soprattutto di
metodologia CLIL – non ci sono alternative alla scrittura controlla-
ta di testi ad hoc.
Sempre più materiale oggi è disponibile su internet, dove esist o -
no anche importanti riviste specializzate in didattica della storia,
MAURIZIO TANI
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15 Maria Arici, Gabriele Pallotti, Leila Ziglio, “L’uso di testi ad alta comprensibilità per l’insegna -
mento delle discipline scolastiche ad alunni limitatamente italofoni”, in Stefania Scaglione (a
cura di), Italiano e italiani nel mondo. Vol. 2. L’identità linguistica e culturale degli stranieri in Italia.
Insegnamento e acquisizione dell’italiano, Roma: Bulzoni, pp. 113–138, qui p. 124).
16 Ivana Fratter e Elisabetta Jafrancesco, “Analisi e facilitazione del testo di storia: proposte didat-
tiche per la scuola elementare e media”, in Didattica & Classe Plurilingue 3/2002, p. 49, disponi-
bile all url: <http://associazioni.comune.firenze.it/ilsa> [11.12.2009].
17 Maria Arici, Gabriele Pallotti, Leila Ziglio, “L’uso di testi ad alta comprensibilità per l’insegna -
mento”, pp. 117 e segg.
18 Tra i principali nodi (di tipo lessicale e morfosintattico) alla comprensione del testo sono stati
individuati i seguenti: alternanza di tempi e modi verbali, forma impersonale, forma passiva,
gerundio, infinito, participio, lessico di bassa frequenza, alta densità di numeri, date, per-
centuali, nominalizzazioni, coordinazione e subordinazione realizzata da nessi non chiari. Cfr.
Anna Comodi, Analisi e adattamento dei materiali didattici. Dispense del corso, Perugia: Università
per Stranieri di Perugia, 2007.
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