Milli mála - 05.07.2016, Blaðsíða 325
STEFANO ROSATTI
Milli mála 7/2015
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in un certo senso deformata, quindi, e tanto estesa e dilatata da costi-
tuire il vero e proprio nucleo fondante della visione del mondo pro-
pria del poeta.
2. Cenni sulla vita e sull’opera
di Clemente Rebora.3
Clemente Rebora nasce a Milano il 6 gennaio 1885. Quinto di sette fra-
telli, frequenta nella città di nascita tutte le scuole. Si laurea in lettere
nel 1910 presso l’Accademia Scientifico-Letteraria, con una tesi su Gian
Domenico Romagnosi. Dal 1910 al 1915 insegna in varie scuole tecni-
che e serali a Milano, Treviglio e Novara. Comincia a collaborare alla
«Voce» di Prezzolini, che nel 1913 pubblicherà la prima raccolta in ver-
si di Rebora, i Frammenti lirici. Tra il 1913 e il 1919, Rebora vive
un’importante storia d’amore con la pianista russa Lydia Natus. Con
l’aiuto di Lydia, Rebora si dedica allo studio del russo. Pubblicherà, in
seguito, traduzioni di Andreev, Tolstoj, Gogol’. Prende parte alla Prima
Guerra Mondiale come ufficiale ed è assegnato in prima linea sul fron-
te goriziano. Nei giorni precedenti il Natale 1915, un’esplosione ravvi-
cinata gli provoca un forte trauma nervoso. All’ospedale di Reggio E-
milia, dove viene ricoverato, un medico lo dichiara affetto da “mania
dell’eterno”. Viene riformato. Si avvicina al misticismo orientale, in
particolare allo yoga e al Buddhismo. Dopo il 1922, anno di pubblica-
zione dei Canti anonimi, sua seconda opera in versi, Rebora non scri-
verà ufficialmente quasi più nulla per oltre vent’anni. Lasciato
l’insegnamento alle scuole tecniche, diventa attivista nel Gruppo
d’Azione per le Scuole del Popolo, promosso dalla pedagogista catto-
lica Adelaide Coari. Rebora comincia a tenere corsi e conferenze so-
prattutto in ambienti femminili, dedicandosi a un’opera di apostolato
morale. Nel 1926 inizia un ciclo di incontri sul tema La donna e la vi-
ta; nel 1928, al Lyceum di Milano, propone una serie di incontri sulla
storia delle religioni. Nel 1929 si converte al cattolicesimo e due anni
dopo si fa novizio all’Istituto della Carità dei Padri Rosminiani. Nel set-
3 Clemente Rebora non è particolarmente familiare al pubblico islandese, cui so-
prattutto si rivolge il presente articolo. Perciò si è ritenuto opportuno inserire
questo paragrafo.