Milli mála - 01.01.2011, Blaðsíða 140
140
5. Conclusioni
Per essere giusti, non si deve mai dimenticare che le Lezioni ameri-
cane sono un libro di appunti, ed è probabile che Calvino, in corso
di revisione, avrebbe messo mano a molti dei difetti di cui si è
accennato. Tuttavia, a conclusione di questo breve studio, la doman-
da è: perché questo libro ha avuto il successo che ha avuto? Quando
si tratta, come in questo caso, di un saggio, il successo può essere
determinato dalla spinta di particolari settori dell’informazione e
della cultura. Alle Lezioni americane sembra essere avvenuto proprio
questo: il loro successo ha origine all’interno del mondo giornalisti-
co e di quello accademico. Sono tre amici di Calvino – quello di una
vita, Eugenio Scalfari, Alberto Arbasino (1930, scrittore e giornali-
sta), il recensore su Repubblica dell’edizione americana delle Lezioni
e Alberto Asor Rosa (1933), già giornalista e poi, dal ’72, professo-
re ordinario di letteratura italiana all’Università La Sapienza di
Roma – che per primi, dalle pagine di uno dei quotidiani più dif-
fusi in Italia, rendono omaggio alla memoria di Calvino accogliendo
la sua attesissima opera postuma con un favore così totale da scon-
finare nell’enfasi retorica e da, forse, farne perdere di vista l’obietti-
vo valore. Vale la pena citare alcuni dei passi relativi alle recensioni
di Repubblica in occasione dell’uscita delle Lezioni americane. Ecco
Eugenio Scalfari:
Accade talvolta che il libro più significativo d’uno scrittore sia l’ultimo e
addirittura postumo, poiché soltanto in esso egli raggiunge il culmine
dell’opera sua, la pienezza dei suoi mezzi espressivi e si rivela compiutamente
a se stesso […] Leggendo le Lezioni americane di Calvino, appena
pubblicate in Italia (dall’editore Garzanti) e precedute di circa tre mesi da
un’edizione in lingua inglese della Harvard University Press, la sensazione
è che, al termine della vita, Calvino abbia prodotto il suo capolavoro,
superiore di gran lunga alle molte opere di saggistica e di narrativa che
pure ne avevano fatto lo scrittore europeo forse di maggiore spicco degli
ultimi trent’anni95.
95 Eugenio Scalfari, E una sera Calvino sulle ali di Mercurio…, La Repubblica, 2 giugno 1988, p. 30.
UNO STUDIO CRITICO SULLE LEZIONI AMERICANE DI CALVINO